Di norma durante le RTO si discute o si viene istruiti sull’arbitraggio o comunque su temi
legati al mondo del pallone. Per questo è stata una sorpresa per gli associati della sezione di
Faenza scoprire che l’ospite dell’ultima riunione tecnica sarebbe stato Paolo Svegli, coach
aziendale e trainer di programmazione neuro linguistica.
Ha esordito parlando dell’importanza della sperimentazione nella sua disciplina, che ha
affermato essere addirittura più efficace della psichiatria ordinaria, visto che si differenzia
solamente replicando le eccellenze, non crea nulla di nuovo.
Ha poi citato la storia di Nelson Mandela, prigioniero per 26 anni a Robben Island, come
esempio di tenacia e mantenimento della motivazione anche nei momenti più duri della
propria esistenza attraverso piccole azioni, come l’allenamento o il recitare poesie del primo
presidente di colore del Sudafrica, poiché ognuno è padrone del proprio destino. Per questo
Paolo ha incoraggiato tutti i presenti a resistere in questo periodo difficile lontano dai campi
dove esprimiamo la nostra passione, poiché nessuna forza ha la capacità di strapparcele.
Questo perché un forte allenamento mentale è capace anche di influire sul fisico, dovremmo
quindi arbitrare da casa ad occhi chiusi, secondo Paolo.
Un messaggio forte, soprattutto per tutti i ragazzi e ragazze che ormai da mesi non possono
indossare con orgoglio la propria divisa arbitrale, in attesa di tornare presto a fare ciò che
tutti noi amiamo, da Bolzano a Palermo.
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